Oggi parliamo del Cavallo di Fuoco di Ripatransone (provincia di Ascoli Piceno), che si tiene ogni anno in occasione della seconda domenica di Pasqua, detta anche Ottava di Pasqua.
La Storia
La storia del Cavallo di Fuoco risale al 1682 quando, in occasione delle celebrazioni in onore della Madonna di San Giovanni gli abitanti del luogo si rivolsero a un artificiere di Atri, che mise in piedi una curiosa improvvisazione. Secondo testimonianze dell’epoca l’uomo “cavalcò un cavallo, che era tutto ripieno di fuochi artificiali, con il quale girò più volte la piazza buttando sempre raggi ed altre bizzarrie”.
Questa esibizione fu così apprezzata che che viene rievocata ancora oggi, sebbene a partire dal 1700 a essere cavalcato è stato un destriero finto, imbottito di petardi. In origine era di legno, e, dopo il 1994, in lamiera di ferro.
Se pensate che circhi vari, Palio di Siena o scommesse ippiche non fanno per voi, magari perché fanno uso di animali in carne e ossa, Ripatransone potrebbe essere un’alternativa da tenere a mente.
Lo show
Oggi il Cavallo di Fuoco attira migliaia di spettatori, che si riversano nelle piazze Matteotti e Condivi di fronte al Duomo. Il destriero viene prima condotto attraverso una panoramica della città e poi, arrivato a destinazione e spente le luci, viene dato inizio allo spettacolo pirotecnico della durata di mezz’ora, in un crescendo di giravolte, scintille ed esplosioni. Il tutto ha in genere una durata compresa fra i 20 e i 30 minuti.